Edoarda Masi
Edoarda Masi è
mancata alla fine di luglio, ma per sua volontà la notizia è stata data
solo il 1 settembre. Nota al pubblico soprattutto come sinologa,
Edoarda ha saputo guardare alla Cina contemporanea e alla sua cultura
millenaria con intelligenza critica, come a un luogo di osservazione
privilegiato delle contraddizioni e delle potenzialità del socialismo.
Questo il terreno del suo legame con Fortini, avviato a Milano
nei primi anni Sessanta e destinato a non interrompersi nemmeno dopo la
morte di quest’ultimo, nel 1994. Edoarda è stata infatti parte del
Centro Studi Franco Fortini sin dalla sua fondazione e in esso ha
svolto un ruolo attivo anche in anni recenti, sostenendo con
convinzione il progetto dell’«Ospite ingrato» on line (che infatti reca
tracce importanti della sua presenza, cfr.: Per una nuova analisi di classe. Il significato dell'inchiesta, Sul discorso di João Pedro Stédile; Beppe Gozzini, ma v. anche Ilaria Mordiglia, Il diario
cinese di Edoarda Masi. Un caso di rifiuto
editoriale degli anni Sessanta).
Della chiarezza e profondità di visione di Edoarda, della sua vicenda
intellettuale e biografica e del suo incontro con Fortini rende conto
l’intervista che segue, apparsa nel 2004 sulla rivista «Kamen´», che
ringraziamo per averci concesso di pubblicarla.
«L’ospite ingrato» on line pubblicherà nei prossimi mesi testimonianze
su Edoarda e una scelta di suoi scritti, nel proposito di ripetere il
gesto che lei stessa ci ha insegnato ricordando Beppe Gozzini: uomini
di questo tipo, diceva, bisogna ricordarli «non per guardare al
passato, ma perché guardare questo passato recente ci può servire per
costruire finalmente un futuro possibile».
La redazione
* Pubblichiamo queste due
foto grazie all'amicizia e alla generosità di Vincenzo Cottinelli,
che ringraziamo sentitamente.