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Edwad Carpenter, Verso la democrazia
Lanciano,
Carabba, 1912; ristampa anastatica, Lanciano, 2008, con il patrocinio
della Banca Popolare di Lanciano e Sulmona.
Luca Lenzini
Ma guarda: c’è un istituto di credito, in Italia, che invece di pubblicare sontuose e inutili strenne sponsorizza una iniziativa editoriale importante: la ristampa della collana “Cultura dell’anima” dello storico editore Carabba. Tra i tanti titoli, segnaliamo qui un piccolo libro sconosciuto ai più, ma sicuramente degno di esser letto e discusso: Verso la democrazia, di Edward Carpenter. Proprio ora che, ogni giorno che passa, la parola “democrazia” è sempre più svuotata di contenuto e degradata a formula mistificante, le pagine di Towards Democracy, del 1883, riproposte nella traduzione di Teresina Campani Bagnoli, riportano infatti ad un clima del tutto opposto, in cui gli ideali del socialismo e le spinte esistenziali ed utopiche facevano tutt’uno.
Non è perciò con spirito meramente antiquario che si fa leggere il “poemetto” di Carpenter, autore non lontano da Ruskin e Morris nell’Inghilterra tardo-vittoriana. Pervaso di slancio evangelico e fortemente dipendente dal modello di Whitman, tanto per la prosa di stampo liricheggiante, quanto per le tensioni ideali, l’egualitarismo e l’amore per la natura, «the little green book» ebbe numerose edizioni e fu tradotto in più lingue. Il fatto che, da noi, abbia trovato scarso ascolto, non stupisce, non foss’altro per le appena celate implicazioni di ordine omosessuale della fraternità predicata dall’autore; ma Carpenter, come rammenta una sua recente biografia (S. Rowbotham, Edward Carpenter: a Life of Liberty and Love, Verso, 2008) è a ragione considerato un importante precursore di esperienze e movimenti che hanno avuto ampio corso nel Novecento: dalle sperimentazioni di scuole progressiste e libertarie al pacifismo della generazione degli hippies (Millthorpe, nel Derbyshire, dove egli si ritirò per praticare la «simple life», prefigura le “comuni” degli anni ’70). Bentornato, quindi, a questo singolare e ispirato libretto (ma anche a tutta la collana), e speriamo che in futuro altre iniziative del genere, controcorrente, riportino alla luce le opere di scrittori e pensatori a torto dimenticati.
[1 febbraio 2009]
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