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Pubblichiamo
qui il comunicato stampa del Centro Popolare Experia, sgombrato con
violenza dalle forze dell'ordine il 30 ottobre 2009.
DIFENDIAMO TUTTI IL CENTRO POPOLARE EXPERIA. SUBITO!
Questa mattina (30 Ottobre)
alle ore 5.30 polizia, guardia di finanza
e carabinieri in tenuta
anti-sommosa hanno sgomberato il Centro
Popolare Experia di Catania.
Centinaia tra militanti,
occupanti, sostenitori e abitanti del
quartiere per tutta la notte
hanno effettuato un presidio contro lo
sgombero attendendo la notifica
dell’ingiunzione di sgombero
emessa dal
Tribunale di Catania dal dottor
Serpotta e preceduta da una campagna
denigratoria a mezzo stampa da
parte di AN (Pogliese, Bellavia,
Messina). Ancora adesso non ci
è dato sapere le motivazioni
di tale
procedimento ed è
stato impedito agli avvocati di assistere
al
sopraluogo della struttura.
Centinaia di sostenitori sono
stati caricati dalla polizia
immediatamente e sono decine i
contusi medicati dal 118 chiamata dagli
stessi militanti. Questo è uno
sgombero politico che ha l’obiettivo
di far tacere e
cancellare
un’esperienza sociale e politica che lotta da 17
anni e che
ha ridato al quartiere popolare
come l’Antico Corso uno
spazio di
aggregazione che per decenni
era abbandonato. Doposcuola popolare, una
palestra popolare, la
ciclofficina etnea, il laboratorio di giocoleria
e decine di altre
attività di aggregazione sociale
cancellati a colpi
di manganelli.
A quanto pare lo sgombero è stato richiesto dalla
Sovrintendenza ai
Beni Culturali di Catania nella
persona di Gesualdo Campo lo stesso che
nel 1999 avvallò i
lavori da parte della Facoltà
di Giurisprudenza nell’
area della Purità
(nella parte esterna del Centro Popolare)
ben sapendo
che l’area conteneva
reperti archeologici importantissimi per
la storia
della nostra città.
Solo una lunga lotta del Centro Popolare e del Comitato Antico Corso
sono riusciti a bloccare questi
lavori speculativi rilanciando proposte
concrete per
l’utilizzo dell’area: riapertura di
via bambino, la
realizzazione di una
bambinopoli nello spazio esterno del Centro
Popolare espropriato da
Giurisprudenza, la creazione di un Parco
Archeologico per valorizzare i
ritrovamenti.
Forse lo sgombero di questa
mattina è anche una ritorsione
del dottor
Campo?
Visto che questa mattina assisteva compiaciuto alle cariche e allo
sgombero del Centro Popolare
Experia?
Supposizioni visto che nessuno
si è assunto la
responsabilità
politica di comunicarci le
reali motivazioni.
L’unica risposta che
abbiamo ricevuto è stata la
violenza della
polizia.Le nostre proposte
pratiche si scontrano con quello che
l’Amministrazione Comunale a
Catania ha espresso in questi ultimi 12
anni: degrado economico e
conseguente ricaduta sul sociale.
Questa è una
città in emergenza e in pieno
dissesto finanziario,
questa è una
città in ginocchio e, nonostante
ciò, quello di cui si
preoccupa la politica
è di chiudere, far tacere ogni pratica
di
autorganizzazione dal basso che
risponde allo stato di crisi generale
con le sue proposte, le sue
attività e anche il suo dissenso
a questa
chiara volontà
politica dell’amministrazione di
desertificare il
territorio della
città.
Ma non è questa la Catania che vogliamo!
Quello che la nostra
occupazione ha espresso è ben altro che
torpore,
mercificazione e degrado!
Presidio permanente davanti al
Centro Popolare e assemblea pubblica
alle ore 14.00. Il concerto
antirazzista previsto per questa si
terrà
ugualmente nelle scalinate di
via bambino adiacente
l’ingresso del
Centro Popolare. Sabato 31 h.
16 corteo cittadino.
QUI SIAMO E QUI RESTIAMO!
Centro Popolare Occupato Experia
via plebiscito 782 – Catania
www.senzapadroni.org
[30 ottobre 2009]
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